21 dicembre 2015

IL RISCALDAMENTO TELEGESTITO PUO' PORTARE AD UN SENSIBILE RISPARMIO ENERGETICO ?





La sostituzione delle vecchie caldaie con i generatori di nuova concezione concretizzano i risparmi di combustibile/energia elettrica tanto desiderati.
Nelle svariate soluzioni impiantistiche adottabili oltre alla scelta dei materiali e delle case produttrici è possibile installare dei componenti in grado di garantire un risparmio in termini di energia riducendo o modificando i parametri di funzionamento di un generatore di calore.
Questa opzione è applicabile in quelle situazioni in cui il proprietario dell’appartamento (nel caso di impianti autonomi) o il manutentore di un impianto centralizzato (condominio/uffici, etc) per diverse ore del giorno vuole modificare i settaggi dell’impianto termico e ottenere un sensibile risparmio energetico.
Un esempio esplicativo è il condominio dotato di corpi scaldanti del tipo radiatori con funzionamento a classici orari, installando un sistema di telegestione è possibile variare in remoto l’andamento dell’impianto in qualsiasi momento.
Il sistema prevede il montaggio di una centralina con relative sonde di temperatura direttamente in centrale termica, garantendo la variazione in remoto delle impostazioni di temperatura voluta dal generatore nonché orari di funzionamento e relativi funzionamenti.
In remoto e non più localmente il gestore/manutentore dell’impianto termico sarà in grado di monitorare eventuali allarmi di malfunzionamento ed impostare tutti i parametri necessari a perseguire l’ottenimento del risparmio voluto mediante semplici settaggi mediante i programmi forniti dal fornitore dell’apparecchiatura.



È CONSIGLIABILE ESEGUIRE UN LAVAGGIO DELL’IMPIANTO TERMICO PRIMA DELL’INSTALLAZIONE DELLE VALVOLE TERMOSTATICHE ?



Con l’obbligatorietà della contabilizzazione individuale nei casi previsti dalla normativa vigente in materia molti installatori si trovano a dover sostituire le vecchie valvole dei radiatori con valvole termostatiche dotate di testina su impianti termici aventi 20/25 anni.
E’ consigliabile prima di eseguire tale operazioni effettuare un lavaggio preventivo dell’impianto di distribuzione mediante prodotti specifici per risanare gli impianti di riscaldamento e bonificarli da fanghi, incrostazioni e depositi e quindi ripristinarne il buon funzionamento. Si tratta di prodotti risananti di grandissima efficacia per via dei disperdenti e dei complessanti che lo compongono, che non contengono acidi forti, e sono già inibiti contro la corrosione di ferro, rame e alluminio, assicurando così un'ottima protezione sulle superfici metalliche.

Ai fini del risanamento e conservazione del circuito di riscaldamento in applicazione di quanto previsto dalla norma UNI CTI 8065, sono consigliabili due distinte fasi di trattamento.
Prima dei lavori
Introduzione nel circuito di un prodotto risanante preferibilmente con circolazione a caldo mediante l’utilizzo delle elettropompe esistenti. Successivo svuotamento del circuito per rimuovere le sostanze disgregate dal prodotto utilizzato e successivo  risciacquo con acqua corrente.
A fine lavori
Introduzione nel circuito di un prodotto conservante con spiccate proprietà antincrostanti, anticorrosive e antideposito per mantenere inalterata nel tempo la funzionalità degli impianti e la loro resa termica, impedendo così disfunzioni e sprechi energetici evitando al calcare e ad eventuali fanghi di depositarsi sulle superfici di scambio termico. 


14 dicembre 2015

NEGLI APPARTAMENTI SOGGETTI A CONTABILIZZAZIONE INDIVIDUALE, IL RISCALDAMENTO PUÒ FUNZIONARE SOLO IN DETERMINATI ORARI ?




Il funzionamento dei generatori di calore in un complesso residenziale è regolamentato dalla normativa vigente in materia.
Il DPR 412/93 , il DPR 551/99 e successive emanazioni, oltre a classificare gli edifici per categoria (residenze, alberghi, uffici, etc) definiscono le zone climatiche del territorio nazionale in funzione dei gradi giorno indipendentemente dalla posizione geografica del Comune a cui si fa riferimento e i limiti di esercizio degli impianti termici ai cui la zona climatica fa riferimento.
Per esempio, nel caso di un impianto centralizzato dotato di un apparecchio per la produzione di calore  del tipo a condensazione avente i valori minimi di rendimento non inferiori a quelli richiesti per i generatori di calore installati dopo l’entrata in vigore del regolamento e nei quali sia installato in ogni singola unità abitativa un sistema di contabilizzazione del calore ed un termostato (nel caso specifico) in grado di  regolare almeno su due livelli la temperatura nell’arco delle 24 ore, le disposizioni previste non si applicano limitatamente alla sola durata giornaliera di attivazione.