In una riqualificazione di un vecchio impianto termico dotato di
un sistema di espansione dell’acqua del circuito secondario a vaso aperto
occorre sempre tener presente la funzionalità del riscaldamento allo stato
attuale, di fatti la soluzione di
trasformare il secondario a vaso chiuso in alcuni casi può causare squilibri
all’impianto stesso.
Prendiamo come esempio la necessità di trasformare l’impianto per problemi
di creazione di aria ai piani alti oppure per una richiesta dettata da un
capitolato tecnico.
In questo tipo di lavorazione oltre a dover tener conto del
battente idrico si deve necessariamente fare molta attenzione all’esistenza ed
al corretto stato conservativo degli sfiati installati sulle colonne montanti
nonché della tubazione di carico e sicurezza a servizio del vaso.
In alcuni casi gli stessi sono stati oggetto di modifiche oppure
di eliminazione per il recupero dei sottotetti o successive ristrutturazioni.
In questa ipotesi convogliare le tubazioni di sfiato in barilotti
automatici può risultare un’impresa ardua rischiando di dimenticarsi di qualche
colonna e provocando involontariamente il malfunzionamento dell’impianto
termico stesso e la creazioni di aria al suo interno con i relativi disagi.
Ricapitolando, se l’impianto è dotato di un sistema di espansione
funzionante che rispetta la normativa vigente in materia, il suggerimento è di
mantenerlo e garantirne il corretto stato conservativo.
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